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Orario Sante Messe

Giorni feriali: ore 8:30 - 18.30
Sabato e Vigilia: 8:30 - 18:30 (S. Messa festiva)
Domenica: Ore 8:30 - 10:30 - 18:30
Festa di Precetto: Ore 8:30 - 10:30 - 18:30

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Il fondatore dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, Sant'Eugenio de Mazenod, nel suo testamento (1 agosto 1854) scrisse:

"A questo scopo invoco l'intercessione della SS. e Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, osando ricordarLe con tutta umiltà, ma con consolazione, la dedizione filiale di tutta la mia vita e il desiderio che ho sempre avuto di farla conoscere e amare e di propagare il suo culto in tutti i luoghi con ministero di coloro che la Chiesa mi ha dato come figlie e che si sono associati ai miei disegni".

Con queste parole Sant'Eugenio esprime il desiderio e il mandato che anche oggi gli Oblati trovano nelle loro Costituzioni e Regole:

"Dovunque il loro ministero li porterà, cercheranno di promuovere una devozione autentica alla Vergine Immacolata, prefigurazione della vittoria finale di Dio su ogni male".

In questi primi giorni del mese dedicato a Maria, nel nostro Santuario dell'Immacolata, abbiamo voluto vivere un momento di preghiera anche con i ragazzi del catechismo, che martedì 2 maggio si sono affidati, con preghiera e canti, al Cuore Immacolato di Maria, ricevendo come ricordo la Medaglia Miracolosa.

La preghiera Mariana nel mese di maggio troverà il suo culmine nella Notte dei Santuari che sarà vissuta nel nostro santuario il 31 maggio 2023.

 

p. Gregorio e le catechiste

 

Progetto GiovaniScie

Progetto GiovaniScie

Sabato 4 febbraio alcuni gioviani animatori dell’Oratorio parrocchiale della Parrocchia di Maria Immacolata hanno iniziato, attraverso un incontro di formazione, il progetto GiovaniScie.

Progetto GiovaniScieIl progetto nasce come un’iniziativa maturata all’interno del gruppo dei genitori ed educatori del nostro Oratorio.

La proposta vuole costruire un gruppo solido e intergenerazionale e ha un duplice obiettivo. Il primo è quello di fornire un’esperienza e un supporto per i giovani animatori, relativa alle tecniche dialogiche e a temi significativi, quale quello della conversione ecologica, impattanti anche per la conservazione del Quartiere Cogne. Il secondo invece vuole coinvolgere i ragazzi, della secondaria di primo grado, nella realizzazione di un cortometraggio che, a partire dalle storie dei partigiani, ai quali sono state intitolate alcune vie del Quartiere e dalle testimonianze delle persone che da sempre vi abitano, racconti una storia che possa essere conosciuta, condivisa, ma che soprattutto diventi motivo di incontro per i nostri giovani autori, facendo maturare un senso di appartenenza e di cura per lo spazio pubblico in cui abitare

Il progetto ha una doppia vocazione: quella individuale, che mira ad offrire al giovane l’opportunità di acquisire competenze, di trovarsi in un gruppo motivato e motivante e di mettersi in gioco in un disegno di ampio respiro che, pur coinvolgendolo come protagonista, lo mette a servizio di una comunità, mostrando come si possa creare una rete continua e positiva di aiuto. La seconda vocazione è quella territoriale, perché è un progetto legato al quartiere, ai suoi abitanti, alla sua storia, ai suoi edifici.

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"Ma le canzoni son come i fiori
Nascon da sole son come i sogni
E a noi non resta che scriverle in fretta
Perché poi svaniscono
E non ritornano più"
Vasco Rossi, Una canzone per te, 1983

 

Anche le idee sono come le canzoni e noi abbiamo seguito il consiglio di Vasco Rossi: abbiamo scritto in fretta quello che un giorno uno di noi ha buttato lì, proprio soltanto un'idea... "E se offrissimo un pranzo ai nostri anziani?"

Tutti gli altri cuochi dell'Oratorio Don Primo Mazzolari della Parrocchia dell'Immacolata hanno apprezzato e P. Gregorio ha subito approvato ed ha garantito un budget di spesa. Stabiliti menù e data, è partita la solita macchina organizzativa, che ormai viaggia col pilota automatico perché da molti anni alcuni genitori degli animatori dell'Oratorio provvedono a cucinare e preparare le merende per i ragazzi. Chi calcola le dosi degli ingredienti, chi fa l'inventario in cucina, chi fa la spesa, chi è disponibile e quando. E finalmente domenica 5 febbraio sono riusciti a trasformare un'idea in una giornata conviviale. Il pranzo è cominciato con tre antipasti (pane nero con lardo e miele, quiche di zucchine, insalata russa) poi una bella porzione di lasagne classiche, arrosto con patate al forno e, per concludere, crema di Cogne seguita dal caffè. Come sempre, tutto è filato liscio e i cuochi si sono divertiti e stancati parecchio, ma vedere il salone pieno di volti sorridenti e ricevere ringraziamenti e complimenti in quantità li ha ripagati degli sforzi. Non sarà semplice ripetere l'evento con cadenza regolare, ma certamente i cuochi sono determinati a regalare al Gruppo Primavera ancora qualche domenica senza pensieri, per stare insieme in allegria.

Questa giornata ha ancora una volta confermato che la grande protagonista di momenti come questi è la Provvidenza. Tutto si compie, tutto funziona, ogni banale gesto diventa un fondamentale ingranaggio di questo motore che lavora per assecondare i piani misteriosi di Dio.

Molti dei commensali domenica si sono chiesti il perché di questo pranzo. E qui un leggero sconforto incupisce il cuore, nel notare come il valore della gratuità faccia sempre più fatica ad essere praticato e di conseguenza compreso nella sua semplicità.

Osservare il Gruppo Primavera durante il pranzo era come sfogliare un riassunto di storia italiana contemporanea: hanno vissuto i giorni duri della guerra, con poco da mangiare e molta paura; si sono rimboccati le maniche ed hanno ricostruito l'Italia nel dopoguerra con ponti, autostrade, navi, automobili, treni e mettendo su famiglie numerose. In molti hanno lasciato la loro terra, nascondendo in un fazzoletto lacrime e paura, per contribuire al boom economico degli anni '60. Sono stati protagonisti del loro tempo, determinati a dare ai loro figli quel benessere che non hanno avuto da ragazzi. Durante il tempo sospeso della pandemia, hanno faticato, hanno perso amici e parenti sentendosi ancora più soli e fragili. Quindi, anche se non sanno usare il telefonino e dimenticano la password dello SPID, hanno ancora molto da insegnare a tutti noi.

 


C.L.

Presepio vivente

La tradizione del Presepio Vivente

 

Come da antica tradizione, nel giorno di Epifania, la Comunità della Parrocchia di Maria Immacolata ha vissuto il momento della Sacra Rappresentazione – Presepio Vivente. Un evento che raduna le generazioni, dove  volontari, catechiste, animatori e genitori dei ragazzi e bambini del catechismo si uniscono per costruire la scenografia, fare le prove e animare la Comunità Parrocchiale aiutando tutti a rivivere il momento del Santo Natale.

 

P. Grzegorz Glabas, OMI